Abbiamo avuto stamani, 15 maggio '10, un incontro con il Primario e la sua equipe dell' SPDC di un Ospedale di Roma sulla situazione di un nostro associato che chiamerò Salvatore, in TSO da due settimane presso il locale reparto di psichiatria.
La riunione si è svolta in maniera educata e corretta.
Partendo da punti di vista completamente opposti sul problema che affligge il giovane, e perdurando uno stato di esitazione da parte dei genitori di riprenderlo subito a casa, per timore di nuove aggressioni, abbiamo concordato di intensificare la presenza dell'associazione sia presso la famiglia sia presso il reparto, anche durante questo protrarsi del trattamento ospedaliero, e di garantire un prosieguo terapeutico presso un consulente medico e psicologico di nostra fiducia, una volta che si concluda, il prima possibile, il periodo di ricovero.
Secondo me, il nostro amico, sensibile e riflessivo, è vittima egli stesso di una sua interpretazione molto letterale e infervorata della lotta tra il Bene e il Male, che non lasciò in pace neppure S. Agostino. Avrebbe bisogno di canalizzare la sua lotta in termini positivi senza personalizzare il Male in demoni circostanti e malefici da aggredire anche fisicamente, non risparmiando i familiari.
Quanto alla evitata discussione di stamani, restiamo dell'avviso che l'abbondanza di psicofarmaci di vecchia e nuova concezione con cui stanno cercando di annullare il fenomeno psicologico in atto, provocherà, questa sì, nuovi danni cerebrali.
Voglio pensare che siano in buona fede questi psichiatri, ma ciò non toglie che ci restituiranno un giovane più debole di prima ed ancora in preda ad un "fuoco sacro" sopra il quale stanno soltando buttando la cenere di potenti neurolettici e sedativi.
Non abbiamo potuto farci niente. Prendiamo anche da questo caso lo spunto per intensificare quella metodologia legale, culturale e formativa, specifica della nostra associazione, per prevenire il più possibile situazioni come queste, che si presentano al momento esplosive ed incontenibili.
Una proposta che farò giovedì prossimo al gruppo delle Conferenze Sociali è quella di aumentare la frequenza dei nostri incontri. Propongo di chiamarli "Conferenza Sociale - Gruppi in formazione". Ne parleremo ancora. Arrivederci al prossimo aggiornamento su questa ed altre questioni. Intanto ci prepariamo alla Conferenza Pubblica del rinato Telefono Viola di Roma, che si terrà il 27 maggio alle ore 15 in Via Marsala 42 a Roma.
Alessio Coppola Presidente del Telefono Viola
alessio.coppola@luvis.eu
06/490821 (per denunce e appuntamenti)
La riunione si è svolta in maniera educata e corretta.
Partendo da punti di vista completamente opposti sul problema che affligge il giovane, e perdurando uno stato di esitazione da parte dei genitori di riprenderlo subito a casa, per timore di nuove aggressioni, abbiamo concordato di intensificare la presenza dell'associazione sia presso la famiglia sia presso il reparto, anche durante questo protrarsi del trattamento ospedaliero, e di garantire un prosieguo terapeutico presso un consulente medico e psicologico di nostra fiducia, una volta che si concluda, il prima possibile, il periodo di ricovero.
Secondo me, il nostro amico, sensibile e riflessivo, è vittima egli stesso di una sua interpretazione molto letterale e infervorata della lotta tra il Bene e il Male, che non lasciò in pace neppure S. Agostino. Avrebbe bisogno di canalizzare la sua lotta in termini positivi senza personalizzare il Male in demoni circostanti e malefici da aggredire anche fisicamente, non risparmiando i familiari.
Quanto alla evitata discussione di stamani, restiamo dell'avviso che l'abbondanza di psicofarmaci di vecchia e nuova concezione con cui stanno cercando di annullare il fenomeno psicologico in atto, provocherà, questa sì, nuovi danni cerebrali.
Voglio pensare che siano in buona fede questi psichiatri, ma ciò non toglie che ci restituiranno un giovane più debole di prima ed ancora in preda ad un "fuoco sacro" sopra il quale stanno soltando buttando la cenere di potenti neurolettici e sedativi.
Non abbiamo potuto farci niente. Prendiamo anche da questo caso lo spunto per intensificare quella metodologia legale, culturale e formativa, specifica della nostra associazione, per prevenire il più possibile situazioni come queste, che si presentano al momento esplosive ed incontenibili.
Una proposta che farò giovedì prossimo al gruppo delle Conferenze Sociali è quella di aumentare la frequenza dei nostri incontri. Propongo di chiamarli "Conferenza Sociale - Gruppi in formazione". Ne parleremo ancora. Arrivederci al prossimo aggiornamento su questa ed altre questioni. Intanto ci prepariamo alla Conferenza Pubblica del rinato Telefono Viola di Roma, che si terrà il 27 maggio alle ore 15 in Via Marsala 42 a Roma.
Alessio Coppola Presidente del Telefono Viola
alessio.coppola@luvis.eu
06/490821 (per denunce e appuntamenti)
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