INFORMAZIONI GENERALI
QUESTO E’ IL BLOG DI TELEFONO VIOLA, ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO SENZA FINE DI LUCRO. IL SUO OPERATO SI BASA SULLE IDEE E SULLE PRATICHE DI GIORGIO ANTONUCCI E DI THOMAS SZASZ. NASCE A ROMA IL 22 OTTOBRE DEL 1991, FONDATA DA ALESSIO COPPOLA, ALLORA PRESIDENTE DEL CEU, CENTRO DI ECOLOGIA UMANA. SI DICHIARA PER LA SOLIDARIETÀ SOCIALE E CONTRO GLI ABUSI, LE COERCIZIONI E LE VIOLENZE DELLA PSICHIATRIA COMUNQUE E DOVUNQUE SI MANIFESTINO. LA SUA SEDE LEGALE E’ PRESSO IL CESV, IN VIA LIBERIANA 17 - 00185 ROMA. LA SUA SEDE OPERATIVA (PER INCONTRI E COLLOQUI CONCORDATI) E' IN VIALE MANZONI 55 (METRO MANZONI) PER GENTILE OSPITALITA DELLA FEDERAZIONE COBAS. CHI VUOLE CONSIGLI PER DIFENDERSI O DENUNCIARE ABUSI PSICHIATRICI PUÒ ANCHE TELEFONARE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ AL NUMERO 06. 59 60 66 30 (SEGRETERIA IN RIPRISTINO A PARTIRE DAL GIORNO 22 OTTOBRE ‘12, GIORNO DEL NOSTRO VENTUNESIMO ANNIVERSARIO). SI PUÒ AFFIDARE UN APPUNTO ALLA SEGRETERIA CON I PROPRI DATI, PER ESSERE RICHIAMATI APPENA POSSIBILE. COSA PUO’ FARE IL TELEFONO VIOLA? ATTUALMENTE POSSIAMO OFFRIRE UN ORIENTAMENTO SULLA QUESTIONE PSICHIATRICA, CHE CI DERIVA DALL’ESPERIENZA DEI NOSTRI CONSULENTI E COLLABORATORI, E CHE SERVE SOPRATTUTTO A PREVENIRE E CONTRASTARE IL PIU’ POSSIBILE I TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI (TSO). INFATTI, IL TSO E LE SUE FORME INDIRETTE SONO LE PRATICHE PSICHIATRICHE VINCOLANTI DOVE PIU' SI VERIFICANO GLI ABUSI DELLA PSICHIATRIA. GLI ASCOLTI TELEFONICI, I COLLOQUI E I CONSIGLI OFFERTI DALL’ASSOCIAZIONE SONO GRATUITI. (LA DIFESA LEGALE DA NOI EVENTUALMENTE CONSIGLIATA E’ A SPESE DELL’UTENTE). DOPO VENT’ANNI RESTIAMO UN’ ORGANIZZAZIONE CHE SI BASA SUL LAVORO VOLONTARIO E GRATUITO DI POCHI SOCI. PER ESSERE PIU' EFFICIENTI ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO DAI NOSTRI UTENTI E SIMPATIZZANTI. PER SOTTOSCRIZIONI E DONAZIONI (UNICA FONTE DI SOSTEGNO) USARE IL CONTO CORRENTE POSTALE N° 6087021 INTESTATO A TELEFONO VIOLA. PER BONIFICI BANCARI USARE IL CODICE IBAN IT04 W076 0103 2000 0000 6087 021 (CIN W; ABI 07601; CAB 03200; N. CONTO 000006087021). SI POSSONO VERSARE SUL CONTO CORRENTE ANCHE PICCOLE SOMME DI /5/10 EURO, PER COPRIRE LE SPESE DI SEGRETERIA TELEFONICA (IN MEDIA LA SPESA PER NOI E’ DI 2 EURO PER OGNI CHIAMANTE CHE CHIEDE UN CONTATTO). IN CASO DI CRISI DI SOSTEGNO NON POSSIAMO GARANTIRE LE TELEFONATE SUI CELLULARI. IL BILANCIO DELL’ASSOCIAZIONE E’ PUBBLICATO SUL BLOG E SUL SITO. NOTA. INVITIAMO TUTTI GLI INTERESSATI A INTERLOQUIRE CON QUESTO BLOG E CON LA PAGINA FACEBOOK (TELEFONO VIOLA) CON SPIRITO SOLIDALE E COSTRUTTIVO. SI AVVISA CHE PER EVITARE PERICOLOSE CONFUSIONI, IL TELEFONO VIOLA NON RICONOSCE E DIFFIDA ALTRI ORGANISMI CHE USINO IL SUO NOME SENZA ADESIONE AL SUO STATUTO E FUORI DA ACCORDI E DELEGHE SPECIFICI. (Testo aggiornato al 25 novembre 2012)

mercoledì 29 dicembre 2010

In apertura dell'anno celebrativo "I VENT'ANNI DEL TELEFONO VIOLA"

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In apertura dell’anno celebrativo “I VENT’ANNI DEL TELEFONO VIOLA”:

È convocato il Consiglio Direttivo del Telefono Viola per martedì 11 gennaio 2011, alle ore 17, presso la sede legale (Piazza Vittorio Em. II n. 31, 2°piano, Metro Piazza Vittorio). Ricordo che è necessaria la presenza effettiva della maggioranza dei consiglieri e che il nostro statuto non ammette le deleghe.

Odg
  1. preparazione dell’evento di apertura del ventesimo anniversario “I Vent’Anni del Telefono Viola”. Ipotesi per il tema della conferenza pubblica di apertura: “Il pensiero non psichiatrico: Ricominciamo da Giorgio Antonucci”.

  2. Prima preparazione di una manifestazione pubblica (da lanciare a partire dalla stessa conferenza suddetta e aperta alla rete di altre associazioni, centri, ecc. ) e del manifesto contro la proposta di Legge del manicomialista “Ciccioli” che vuole il prolungamento del TSO a sei mesi, la sua trasformazione in TSN (Trattamento Sanitario Necessario) e la sua liberalizzazione e privatizzazione.

  3. Approvazione dei primi referenti territoriali che chiedono l’uso del nome “Telefono Viola” e la possibilità di operare in determinate province con l’adozione del nostro statuto, secondo criteri concordabili con i singoli candidati, e secondo regole e principi consolidati, in uso nel volontariato.

  4. Aggiornamenti sul calendario del processo Mastrogiovanni - Mancoletti di Vallo della Lucania, in cui siamo tra le parti civile.

  5. Varie eventuali.
Roma, 28 dicembre 2010
Alessio Coppola, Presidente di Telefono Viola

Nota. Prevedo una conclusione dei lavori entro le ore 19,30. Nei limiti del tempo disponibile, provvederò a far pervenire per e-mail ai consiglieri alcuni materiali per facilitare una discussione operativa. I materiali proverranno ovviamente da noi stessi e dai nostri più stretti collaboratori.(Avvocato, Blogger, Centri di Relazione Umana ecc.). Anche questi sono invitati a partecipare.
P.S. Mi sembra evidente l’estrema importanza di questo Consiglio Direttivo per l’inizio dei “I VENT’ANNI DEL TELEFONO VIOLA” Che nessuno manchi! 

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venerdì 24 dicembre 2010

AUGURI RISULTATI IMPEGNI


Agli associati e simpatizzanti di LUVIS e di Telefono Viola

Vi invio i miei auguri per le feste di Natale e Capodanno. L’anno trascorso è stato molto importante sia per Luvis. che per il Telefono Viola. Con LUVIS abbiamo sperimentato soprattutto la possibilità di produrre una formazione originale per le comunità alloggio e residenziali. Il primo esperimento è stato a Formia con l’associazione- comunità l’Aquilone. Una settimana di full immersion negli stessi locali della comunità coinvolgendo gli operatori e gli utenti in un’avventura riformatrice degli stili e degli obiettivi della comunità, non più solo rifugio ma anche luogo aperto dello scambio con la città. Aspettiamo ancora le decisioni della regione Lazio per un sostegno finanziario per un’attività formativa e convegnistica che abbiamo chiamato Progetto Luvis Interpromo e che vedrà LUVIS interloquire e scambiare esperienze con le più affermate associazioni per la promozione sociale e il volontariato del Lazio.

Ma il lavoro di LUVIS più importante è stato quello che non si è visto. Esso infatti ha ispirato il modello formativo e autoformativo per l’altra associazione amica, che ho fondato insieme con il CEU nel 1991 sulla base della teoria e della pratica di Giorgio Antonucci e di Thomas Szasz. Le conferenze sociali mensili del Telefono Viola, arrivate già all’ottava edizione sono un’esperienza importante di questa nuova fase della vita di questa associazione “contro gli abusi e le violenze psichiatriche”. Il nuovo statuto modificato e il suo inserimento nelle associazioni di volontariato iscritte alla Regione Lazio e monitorate dal CESV (Centro Servizi Volontariato) rafforzano l’impianto originario del Telefono Viola e lo rilanciano come strumento nazionale di grande importanza per la difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici contro le costrizioni di una certa molto diffusa psichiatria. A questo proposito non posso non ricordare in questo bilancio “festoso” di fine anno il riconoscimento del T. Viola da parte del Tribunale di Vallo della Lucania come “parte civile” nel processo Mastrogiovanni. Questo riconoscimento oltre che ai tanti volontari che fino ad ora hanno lavorato nel difficile ruolo di contestazione dell’abuso psichiatrico, anche e soprattutto all’Avv. Gioacchino Di Palma, che ha saputo rappresentare le nostre ragioni contro quelle dei ben tredici avvocati che difendono e difenderanno i 18 imputati (psichiatri e infermieri), per ora sospesi dalla loro pericolosa attività nel reparto dove è avvenuta la morte dell’insegnate Francesco Mastrogiovanni dopo ben 82 ore di contenzione in TSO e di abbandono. L’anno prossimo festeggeremo I VENTI ANNI DEL TELEFONO VIOLA (costituito il 22 ottobre 1991). Una prima iniziativa l’abbiamo già decisa nella recente assemblea di fine anno e sarà una pubblica manifestazione contro il progetto di legge (testo unificato, relatore Ciccioli) con cui si vuole portare a sei mesi il TSO con estensione anche agli istituti, cliniche e centri privati, che più sfuggono al controllo pubblico della cittadinanza. La seconda sarà quella decisa nell’ultimo consiglio direttivo nazionale: moltiplicare il radicamento del T. Viola in tutto il paese con la nascita di referenti territoriali, da noi autorizzati a portare il nostro nome ed in contatto con noi, ma autonomi provincia per provincia. I venti anni del Telefono Viola sarà una grande occasione per una festa gioiosa, combattiva e diffusiva della nostra associazione.

Con questo sguardo attento al passato ed al futuro Vi invio i miei auguri più sinceri di Buone Feste.

P.S. Se voleste fare un piccolo “botto” di capodanno vi consiglierei caldamente di fare una “sottoscrizione liberale” con un contributo in euro sul conto corrente intestato a “TELEFONO VIOLA ROMA” N. 6087021. Il T. VIOLA ha bisogno del vostro aiuto per organizzarsi rispetto agli obiettivi ambiziosi che vi ho accennato.

Alessio Coppola, presidente Luvis e Telefono Viola

martedì 14 dicembre 2010

EVVIVA! IL TELEFONO VIOLA PARTE CIVILE A VALLO

                          EVVIVA! IL TELEFONO VIOLA E’ PARTE CIVILE!


PRIME NOTIZIE: FINALMENTE, PIENI DI GIOIA! OGGI, ALLE ORE 12,30, ALLA TERZA UDIENZA PRELIMINARE, IL TRIBUNALE DI VALLO DELLA LUCANIA HA AMMESSO IL TELEFONO VIOLA (CONTRO GLI ABUSI E LE VIOLENZE PSICHIATRICHE) COME PARTE CIVILE NEL PROCESSO INTENTATO CONTRO IL REPARTO PSICHIATRICO DELL’OSPEDALE S. LUCA DI VALLO DELLA LUCANIA PER LA MORTE DI FRANCESCO MASTROGIOVANNI. ANCHE LE ALTRE ASSOCIAZIONI CHE SI SONO PRESENTATE SONO STATE AMMESSE, CON GRANDE SODDISFAZIONE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE E DELL’INTERO MOVIMENTO DEL VOLONTARIATO CHE LOTTA PER AFFERMARE I DIRITTI DEI PAZIENTI PSICHIATRICI, IL PRIMO QUELLO DI VIVERE.

IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI VALLO, DOTT. SSA ELISABETTA GARZO, AVEVA AVOCATO A SÉ IL DELICATO PROCESSO. OGGI, CONTRO OGNI TENTATIVO COMPIUTO DALLA DIFESA DEI 18 IMPUTATI (TRA PSICHIATRI E INFERMIERI), HA EMESSO UN VERDETTO INDISCUTIBILE A FAVORE DELL’AMMISSIONE A PARTE CIVILE DEL TELEFONO VIOLA E DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI (UNASAM, COMITATO DI INIZIATIVA ANTIPSICHIATRICA, AVVOCATI SENZA FRONTIERE, ASL DI SALERNO ). ANDREMO AVANTI QUINDI NEL MASSIMO SPIRITO DI COLLABORAZIONE GIÀ DIMOSTRATO CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI. UN TRIBUTO PARTICOLARE DI ENCOMIO  VA AL NOSTRO AVVOCATO GIOACCHINO DI PALMA, CHE HA CONTROARGOMENTATO LA SCORSA UDIENZA IN MODO INECCEPIBILE E COL MASSIMO RISPETTO DELLE PARTI.

CI DISPIACE INVECE MOLTISSIMO PER L’ESCLUSIONE DI ALCUNI FAMILIARI, COME VINCENZO SERRA, COGNATO DI FRANCESCO MASTROGIOVANNI E ANIMATORE DEL COMITATO VERITÀ E GIUSTIZIA PER FRANCESCO MASTROGIOVANNI. UNA RAGIONE IN PIÙ PER DARE UN SOSTEGNO ANCORA MAGGIORE A TUTTI I FAMILIARI DURAMENTE COLPITI DA UNO DEI PIÙ EFFERATI CRIMINI DI CUI SIA STATA IMPUTATA LA PSICHIATRIA DEI TSO. FINALMENTE SOTTO UN PROCESSO CONDOTTO IN MODO IRREPRENSIBILE.

Roma, 14 dicembre 2010

Alessio Coppola, fondatore e presidente del Telefono Viola

giovedì 9 dicembre 2010

Processo Mastrogiovanni-Mancoletti Udienza del 06.12.2010

PROCESSO MASTROGIOVANNI–MANCOLETTI UDIENZA DEL 06.12.2010

ECCEZIONI DI NULLITA’ ED AMMISSIONE COSTITUZIONE PARTI CIVILI

Il 6 dicembre u.s. presso il Tribunale di Vallo della Lucania si è tenuta una nuova udienza del processo Mastrogiovanni e Mancoletti. Gli avvocati dei 18 imputati (sia psichiatri che infermieri) hanno argomentato sulle eccezioni di nullità da loro presentate.
Hanno parlato ben tredici avvocati, incentrando le richieste di nullità sul mancato rispetto di termini processuali, mancate convocazioni degli infermieri all’esame autoptico, contraddizione tra gli atti del procedimento.
Il Pubblico Ministero ha contro argomentato sulle singole eccezioni, chiedendone il rigetto.
Il Presidente del Tribunale, nel primo pomeriggio ha rigettato tutte le questioni di nullità sollevate dalle difese.
Gli avvocati della difesa hanno quindi formulato diverse eccezioni di inammissibilità delle costituzioni di parte civile (familiari di Francesco Mastrogiovanni - Comitato verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni - ASL di Salerno - associazione Robin Hood – associazione Unasam – Associazione Telefono Viola - Comitato di Iniziativa Antipsichiatrica di Messina).
Contro tali eccezioni hanno replicato i legali delle parti civili opponendo ragioni di diritto alla regolarità ed ammissibilità delle costituzioni.
Per la nostra associazione era presente l’Avv. Gioacchino Di Palma unitamente al Presidente Alessio Coppola.
Il Presidente del Tribunale (Giudice monocratico), alle ore 16,30 terminata la discussione si è riservata sulla decisione, rinviando per il suo scioglimento alla prossima udienza del 14.12.2010 ore 12,00.
 

martedì 7 dicembre 2010

Verso l'assemblea di fine anno


VERSO L’ASSEMBLEA DI FINE ANNO

E’ convocata l’Assemblea di fine anno del Telefono Viola per giovedì 16 dicembre 2010, in prima convocazione alle ore 7, in seconda convocazione alle ore 17, presso la sala riunioni del Consorzio Sol.Co, a Roma in Piazza Vittorio Em. II, n. 31, II piano.

Odg:

- Bilancio sociale dell’attività dell’anno 2010. Le conferenze sociali, gli ascolti, l’identità dello Statuto e le registrazioni pubbliche. Processo Mastrogiovanni. Punti positivi e punti critici. Sviluppi possibili.
- Iniziative previste per l’anno 2011 (Formazione degli operatori # Conferenze Sociali pubbliche presso CESV # Festa del 20° anniversario del Telefono Viola).
- Organizzazione di gruppi di ascolto e intervento.
- Idee pratiche per la costruzione entro il 2011 dei riferimenti territoriali del Telefono Viola (singoli volontari, gruppi, associazioni).
- Varie eventuali.

Nota. La riunione dovrebbe concludersi entro le ore 19. Sono previsti referenti del TV fuori Roma. E’ prevista una pizzata in zona Piazza Vittorio, con sottoscrizione “residua” (tipo Euro 10 per la pizza, 5/10 per TV).

Un caldo, caldissimo invito a partecipare ai soci e simpatizzanti, i soci con diritto di voto, i simpatizzanti con diritto di ascolto (… e di voto se si iscrivono, come è fortemente desiderato!). Un’attesa emotiva, un abbraccio affettuoso a tutte e tutti.

Alessio Coppola, Presidente Telefono Viola
Pagine web ufficiali:

martedì 30 novembre 2010

Notizie sul processo Mastrogiovanni


30 novembre 2010 - ore 15,30

Stamattina, al Tribunale di Vallo della Lucania (SA), vi è stata un'udienza del processo contro medici ed infermieri imputati per il sequestro e la morte di Francesco Mastrogiovanni  e per falso ideologico, processo che ha avuto inizio il 28 giugno scorso.

Il processo è stato rinviato a lunedì 6 dicembre 2010 e al successivo 14 dicembre 2010.
La dott.ssa Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale, ha avocato innanzi a sè il processo.
Il 6 dicembre 2010 si deciderà sull'ammissione delle costituende parti civili.
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Francesco Mastrogiovanni durante la contenzione (durata ininterrottamente per più di 80 ore) che l'ha portato alla morte
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N.B. Aggiunta del 2 dicembre 2010.

venerdì 26 novembre 2010

VERSO L’OTTAVA CONFERENZA SOCIALE MENSILE


VERSO L’OTTAVA CONFERENZA SOCIALE MENSILE

Giovedì 2 dicembre 2010, dalle ore 16 alle ore 19, in piazza Vittorio Emanuele II n° 31, presso i locali del Sol.Co., si terrà la VIII Conferenza Sociale mensile del Telefono Viola. L'argomento principale, coordinato dal Presidente Alessio Coppola, sarà:

"Ecologia umana e psichiatria a confronto"

I principi fondativi dell'Ecologia Umana sono state oggetto dell'intervista ad Alessio Coppola andata in onda nel programma "Chiodo fisso" di Radio 3 alle ore 10,50 di giovedì 25 novembre c.a.

Potranno partecipare tutte le persone interessate alle attività del Telefono Viola in difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici.
Durante la Conferenza Sociale saranno date informazioni sulla difesa di alcuni utenti da trattamenti persecutori da parte della psichiatria e sul nuovo strumento di difesa messo in uso dal Telefono Viola.

Alessio Coppola informerà sulle conclusioni della fase di registrazione regionale del Telefono Viola e dello Statuto modificato.
L'avvocato Gioacchino Di Palma informerà sulla ripresa del processo Mastrogiovanni a Vallo della Lucania, dove torneremo per la prossima udienza prevista per il 30 novembre p.v.

In margine alla Conferenza potranno essere presi accordi e appuntamenti per approfondire problematiche di carattere personale.

Nota. La partecipazione è gratuita. Gradita però sempre la libera sottoscrizione per contributo spese dei locali e del telefono.

P.S. Si anticipa per tutti gli associati la notizia della prossima convocazione dell'assemblea di fine anno, prevista per giovedì 16 dicembre 2010 dalle ore 16 alle ore 19, su "Bilancio sociale dell'Associazione e Programma per il 2011".
Importantissima!
La Segreteria del Telefono Viola

telviolaroma@yahoo.it
http://telviolaroma.blogspot.com/
http://telefonoviola.weebly.com
06-490821 (n° provvisorio ospite, lasciare nome e numero per farsi chiamare).
Cell. 3341011533 (stampa ed emergenze TSO).

 

Audio/video dell'intervista ad Alessio Coppola andata in onda su Radio 3

Audio/video dell'intervista ad Alessio Coppola andata in onda su Radio 3 il giorno 25 novembre 2010 alle 10,50.


martedì 2 novembre 2010

Resoconto dell’Assemblea Ordinaria del Telefono Viola

del 29 ottobre 2010

L’assemblea del Telefono Viola del 29 ottobre 2010  è stata  molto partecipata. Essa  ha approvato dopo un’ampia discussione le modifiche proposte dal presidente Alessio Coppola. Si riporta  qui di seguito l' articolo 2 dello statuto riferito alla natura ed al campo di intervento del Telefono Viola. Le aggiunte rispetto alla statuto originario sono state poche. Tra le più importanti, le specificazioni sui principi essenziali dell’ecologia umana (che saranno oggetto di apposite conferenze sociali), sulla possibilità di corsi e centri per la formazione all’ascolto ed alla visione non psichiatrica. Il Telefono Viola viene inoltre inserito più esplicitamente nella Legge quadro del volontariato dell’agosto 1991 e viene rimarcato il carattere volontario e gratuito dell’attività dei soci. Queste componenti predispongono l’associazione all’iscrizione  presso i registri regionali e alla conseguente natura di Onlus.

Dopo l’approvazione dello statuto modificato è stato eletto all’unanimità il nuovo Consiglio Direttivo con:
- Alessio Coppola, Presidente; 
- Anna Grazia Stammati, VicePresidente; 
- Emma Maria Bruno, Segretaria.

Gli altri consiglieri sono:
Adriano Russo, Stefano Cultrera, Katia Di Bernardini, Costantino Curunella, Salvatore Martinelli e Pamela Amoroso.

Il nuovo Consiglio Direttivo è convocato per giovedì 4 novembre p. v. ore 16, per discutere e decidere su:
1. Logo, tesseramento, iscrizione alla Regione, autonomia sede e centralino,  ecc.
2. Programma dell’intervento sociale per il 2010
3. Varie eventuali

Si riporta di seguito l'articolo 2 dello statuto, integrato con le modifiche approvate dalla suddetta assemblea. 
Dallo STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE “TELEFONO VIOLA” ARTICOLO 2:
L’Associazione si inserisce nel più ampio movimento del volontariato e si inquadra nella Legge 11 agosto 1991, n. 266.
Essa è senza fini di lucro ed opera in beneficio di persone che subiscono maltrattamenti psichiatrici e medici in genere, o che subiscono ingiustamente restrizioni della loro libertà personale.
Essa opera sul territorio nazionale, anche tramite sedi decentrate, attiva linee telefoniche e strumenti editoriali e di comunicazione in genere, compresi radio, giornali, riviste e TV, per diffondere una cultura opposta a quella della segregazione.
“Telefono Viola” si ispira ai principi dell’ecologia umana, in particolare a quelli della tutela della biodiversità umana e del disinquinamento relazionale da ogni forma di  potere,  ed all’approccio dialogico e non psichiatrico.
“Telefono Viola” è abilitato a raccogliere denunce di maltrattamenti, ed a sottoporle all’opinione pubblica o, d’accordo con gli interessati, ad avvocati di fiducia per la difesa in sede legale.
L’Associazione opera unicamente sulla base dei diritti dell’Uomo e della libertà inviolabile della persona umana.
Può, a seconda dei casi, invitare i suoi interlocutori ad appositi incontri, corsi e seminari a carattere culturale, scientifico,  giuridico, psicologico  e di mutuo aiuto, presso sedi esterne oppure presso  scuole e centri residenziali dell’associazione medesima.
Le attività dell’Associazione e l’impegno dei suoi soci vengono sostenute con i contributi volontari degli iscritti e con le sottoscrizioni e sponsorizzazioni da parte di enti pubblici e privati e di persone singole che ne vogliono promuovere gli scopi con lasciti, donazioni, offerte di vario genere.
L’Associazione sarà dotata di un proprio conto corrente per la riscossione dei versamenti postali e solleciterà pubbliche sottoscrizioni.

LA SEGRETERIA DEL TELEFONO VIOLA

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sabato 23 ottobre 2010

La morte di Giuseppe Casu: accusa di sequestro per 7 medici

Dal quotidiano L'Unione Sarda

L'ambulante morto in psichiatria:
accusati di sequestro sette medici

Clamoroso colpo di scena nel caso della morte dell'ambulante quartese Giuseppe Casu. Sette medici del reparto psichiatria del Santissima Trinità di Cagliari sono stati accusati di sequestro di persona aggravato dall'abuso di potere.



Giuseppe Casu è stato ucciso da un farmaco tossico per il cuore. Questa, almeno, è l'idea dei periti del Tribunale. Anche se sottolineano: non c'è la certezza ma un'«elevata probabilità». Il processo sul sessantenne quartese morto il 26 giugno 2006 dopo sei giorni di ricovero in Psichiatria al Santissima Trinità si giocherà tutto su quelle due parole. Però: il paziente è stato legato al letto per tutta la durata del ricovero, dal giorno del trattamento sanitario obbligatorio firmato dal sindaco di Quartu durante lo sgombero degli ambulanti da una piazza, fino a quando si è scoperto che non respirava più. E questo, dicono i periti, non si poteva fare. Di lì la nuova, clamorosa accusa contestata ieri al primario Gian Paolo Turri e agli psichiatri del suo reparto Maria Rosaria Cantone, Antonella Baita, Maria Rosa Murgia, Marco Murtas, Luciana Scamonatti, Marisa Coni: sequestro di persona aggravato dall'abuso di potere. Roba da dieci anni di reclusione.

La notifica dell'avviso di conclusione delle indagini firmato dal sostituto Giangiacomo Pilia ha provocato stupore, rabbia, sconcerto negli ambienti medici cagliaritani. Eppure il nuovo stralcio di indagine è sostanzialmente un atto dovuto dopo il deposito della perizia, l'11 ottobre scorso, davanti al Tribunale monocratico che processa Turri e la Cantone per omicidio colposo aggravato: durante il dibattimento il pm lo ha quasi annunciato insieme al tentativo di portare la discussione sulla contenzione fisica. La difesa dei due psichiatri è insorta poiché è stato escluso che quella circostanza abbia portato alla morte del paziente. E allora il giudice Simone Nespoli ha chiesto al pm di motivare le sue domande e Pilia a quel punto ha dichiarato che la perizia avrebbe potuto portare alla contestazione di nuovi reati.

In effetti i periti parlano senza mezzi termini di sequestro di persona e lo fanno sotto un profilo strettamente giuridico. Affrontando la questione della contenzione fisica hanno escluso che Casu sia stato ucciso da una trombo-embolia polmonare legata alla lunga immobilità, come invece avevano diagnosticato i medici del Santissima Trinità subito dopo l'improvvisa morte dell'ambulante. I periti Elda Feyles, specialista in anatomia e istologia patologica, Guglielmo Occhionero, psichiatra, e Rita Celli, medico legale, hanno innanzitutto individuato le norme: gli articoli 13 e 32 della Costituzione sulla inviolabilità della libertà personale e sul consenso all'atto terapeutico, il codice deontologico di medici e infermieri sulla contenzione fisica e farmacologica come evento straordinario e motivato, il codice penale: se c'è uno stato di necessità la misura di contenzione, sempre proporzionale al pericolo attuale di un danno grave non altrimenti evitabile, non solo può ma deve essere applicata se non si vuole incorrere nel reato di abbandono di incapace. I periti sono sicuri: «La contenzione fisica è ammessa solo allo scopo di tutelare la vita o la salute della persona... qualora la contenzione fosse sostenuta da motivazioni di carattere disciplinare o per sopperire a carenze organizzative o per convenienza del personale sanitario si possono configurare i reati di sequestro di persona, violenza privata, maltrattamenti».

Non solo, i periti negano che la contenzione a letto sia da considerare un trattamento sanitario vero e proprio: «In generale, per prestare le prime cure il medico deve intervenire e vincere la resistenza solo se il paziente si trova in vero pericolo di vita. Nei casi psichiatrici quel pericolo non c'è quasi mai perché raramente esiste un pericolo di vita rispetto a una malattia mentale. Non risulta che mai nessuno sia morto di allucinazioni o delirio». I periti valutano dunque «eccessivo» legare a letto un paziente anche se per impedirgli il suicidio o costringerlo a curarsi. Di lì la conclusione: «La diretta coercizione non è fra le prestazioni richiedibili allo psichiatra. E visto che l'organigramma del nuovo assetto della psichiatria non prevede figure di personale di custodia (come prima della legge Basaglia che ha chiuso i manicomi), essendo venuta meno tale esigenza che caratterizzava la vecchia normativa manicomiale, il ricorso all'uso della forza fisica è esterno al rapporto terapeutico».

Nell'indagine-stralcio Baita, Murgia, Murtas, Scamonatti e Coni sono accusati anche di omicidio colposo, reato per il quale Turri e la Cantone sono già sotto processo: per il 29 novembre è fissata la requisitoria del pm.
La Asl 8 ha intanto annunciato che in questa fase non prenderà provvedimenti nei confronti dei medici.






MARIA FRANCESCA CHIAPPE

Giovedì 21 ottobre 2010 18.07
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Per notizie sulla vicenda di Giuseppe Casu:
  Alcuni estratti:

"[...] Giovedì 15 Giugno 2006 in piazza IV Novembre a Quartu il signor Giuseppe Casu, accanto alla sua ape parcheggiata, come ogni giorno vendeva un poco della frutta e verdura contenuta nel cassone.





Nulla di notevole sino a quel momento in una giornata che sembra tranquilla. Poi, in tarda mattinata, il dramma. Tutto avviene molto rapidamente, intervengono i carabinieri con le guardie municipali, spunta fuori anche un'ambulanza. Gli agenti lo afferrano con la forza, di fronte a tutti, lo sbattono a terra, lo immobilizzano. Giuseppe Casu viene caricato, ammanettato, alla barella e portato via. È in atto un ricovero coatto in psichiatria [...] Il ricovero coatto (Trattamento Sanitario Obbligatorio o TSO) viene giustificato da uno stato di agitazione psicomotoria: il signor Casu dava in escandescenze [...] I familiari del signor Giuseppe Casu, quando vanno a visitarlo, lo trovano sempre legato al letto, sedato, col panno e privo di coscienza [...] Dopo una settimana il signor Giuseppe Casu muore, all'improvviso, sempre legato a quel letto da cui nessuno lo ha ancora liberato [...]".





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martedì 19 ottobre 2010

Convocazione dell’assemblea ordinaria dell’Associazione Telefono Viola



E’ convocata l’assemblea ordinaria dell’associazione “Telefono Viola” (contro gli abusi e le violenze psichiatriche), costituita in Roma il 22 novembre 1991, attualmente con sede legale in Roma, in Piazza Vittorio Em. II, 31 (2° Piano).

L’assemblea è convocata, in prima convocazione, venerdì 29 ottobre 2010 alle ore 8, presso la suddetta sede legale, nell’apposita sala riunioni (per la sua validità è necessaria la maggioranza degli associati iscritti). 
Essa è convocata, in seconda convocazione, lo stesso venerdì 29 ottobre 2010, alle ore 16, presso la stessa sede legale, con prevista conclusione per le ore 18/18,30 (per la sua validità sarà sufficiente la maggioranza degli associati presenti alla riunione). Ammesse deleghe per assenze giustificabili, comunicate in tempo utile, anche via mail e/o sms con avviso di ricevuta.

Ordine del giorno:

- Approvazione delle modifiche allo statuto originario, proposte da Alessio Coppola, fondatore e presidente del Telefono Viola.

- Elezione del consiglio direttivo dell’associazione (presidente, vice presidente, segretario, 2 consiglieri).

- Costituzione di un gruppo per l’elaborazione del regolamento dell’associazione, previsto dallo statuto, da presentare all’approvazione della prossima assemblea ordinaria.

- Approvazione dell’impegno politico a sostenere una quota parte per le spese per l’uso dei locali comuni del Sol.Co, con la collaborazione di dirigenti della LUVIS, e per una linea telefonica autonoma, a partire dal mese di gennaio 2011.

Varie ed eventuali.

Il presidente
Alessio Coppola

Si raccomanda la partecipazione di tutti gli associati e le associate, che, al momento dell’assemblea, risulteranno in regola con l’iscrizione per l’anno 2010. Via e-mail: telviolaroma@yahoo.it - alessio.coppola@luvis.eu (consigliabile usare
tutti e due gli indirizzi). Via sms: 334.1011533.

 http://img38.imageshack.us/img38/8092/rondini32694203271550.jpg

sabato 9 ottobre 2010

SOS PER TATIANA DELL'AMORE

(per il blog, facebook ed ogni altro mezzo di diffusione)


Roma, 9 ottobre 2010


Stiamo formando un gruppo di ascolto e sostegno a favore di Tatiana Dell’Amore (nome di fantasia), una giovane donna di Genova, che ci denuncia una grave situazione che la opprime, fatta di TSO, segregazione in casa con padre, madre e altri congiunti, minacce di nuovi TSO dall’SPDC del S. Martino di Genova, progetto “terapeutico” con un ricovero in una comunità protetta delle vicinanze dove, le assicura lo psichiatra, “starai dentro almeno per 5 anni”!


Tatiana in tutta questa oppressione sogna ancora un suo giovane amore. Ci chiede da fare qualcosa per lei. Iniziamo quindi con un gruppo di ascolto e protezione “Per Tatiana Dell’Amore”. Il gruppo si coordinerà con Luisa e Irene, che fanno riferimento al Telefono Viola Roma. L’avvocato G. Di Palma seguirà gli aspetti legali della vicenda. A questo scopo sono importanti tutti i particolari della storia che, in modo riservato, Tatiana e chiunque altro ci farà pervenire tramite il suddetto Gruppo di Ascolto e Sostegno. Entro una settimana circa il gruppo sarà comunque definito.


Alessio Coppola, presidente Telefono Viola

"Armonia delle sfere" - Conversazione con Giorgio Antonucci

"Armonia delle sfere" - Conversazione con Giorgio Antonucci

Reading di poesie e inediti di Giorgio Antonucci

Voce narrante: Laura Mileto

Musica: Cristina Vetrone "Assurd"

Partecipa Eugen Galasso

12 ottobre 2010 alle ore 21.00
"Cortile cafè". Bologna, via Nazario Sauro 24/A

Fonte:  Centro di Relazioni Umane


http://centro-relazioni-umane.antipsichiatria-bologna.net/wp-content/uploads/2010/10/locandina-12b1.jpg

lunedì 4 ottobre 2010

RESOCONTO DELLA VII CONFERENZA SOCIALE


Venerdì, primo ottobre 2010, dalle ore 16 alle ore 19, si è tenuta la settima conferenza sociale del Telefono Viola di Roma. Di seguito riportiamo la sintesi dei punti affrontati nel dibattito.

Situazione economica. Il presidente Alessio Coppola ha descritto in breve la situazione di bilancio che vede l’associazione in difficoltà, senza alcun contributo proveniente da fondi pubblici. Si è deciso quindi di far fronte alle spese incentivando il tesseramento e la libera ma costante contribuzione degli associati e degli interlocutori interessati alla piena funzionalità dell’associazione. C’è stata una risposta immediata da alcuni dei presenti, che hanno sottoscritto la quota associativa di Euro 20, mentre altri già iscritti hanno aggiunto un contribuito per il mese di ottobre e novembre prossimi. Si è deciso inoltre di contribuire alla spesa di locazione contando con la collaborazione della LUVIS, soprattutto da gennaio in poi, quando, per gli accordi in corso con il consorzio suddetto, potremo usufruire di una stanza in completa autonomia, oltre alla sala riunioni da prenotare volta per volta.

Modalità d’intervento. Sono state elencate e discusse le pratiche che si dimostrano di una certa efficacia nell’azione del Telefono Viola. Nessuna pratica esclude l’altra, e tutte comunque non bastano a garantire il successo contro la psichiatria costrittiva. La sproporzione delle nostre risorse rispetto allo psichiatrismo di massa è rilevante. Ma questo è soltanto una molla in più per “portare il cuore oltre le barriere”.

  1. L’ascolto. Le denunce e le chiamate in genere vengono registrate su un apposito libro che riporta anche in parallelo i consigli che vengono dati alle persone e le iniziative che vengono prese a loro favore. Le persone vengono richiamate ad intervalli regolari. In alcune occasioni vengono dati appuntamenti per colloqui di approfondimento e di orientamento per prevenire e contrastare la costrizione psichiatrica (anche fuori del TSO presso i CSM ) il più possibile e nel più vario modo. Nelle situazioni in cui il ricorso alla psichiatria è stato causato soprattutto da conflitti interfamiliari, si invitano ai colloqui i familiari coinvolti (figlio/a e padre e/o madre.) Questo compito è concentrato molto sulla figura del presidente e nella figura dell’avvocato per i casi sottoponibili all’azione legale. La conferenza sociale ha lamentato una scarsità di personale formato all’ascolto e alla mediazione dei conflitti. Per questo si sta pensando ad un corso di formazione all’ascolto “non psichiatrico” per operatori/volontari del Telefono Viola, organizzato da LUVIS, anche in vista di possibili progetti finanziabili dalla Regione, una volta completato l’assetto associativo secondo quanto formalmente richiesto dalla/e Regione/i e dalla Legge Quadro sul volontariato del 1991.


  2. Le visite presso i reparti psichiatrici. La visita al denunciante che è in TSO ufficiale o in trattamento volontario non evitabile (“o accetti le cure volontariamente o ti facciamo il TSO!”) è un momento essenziale tra la persona in difficoltà e l’associazione. Il volontario generalmente va negli orari di visita e allaccia un rapporto diretto con il “fatto paziente”. In alcuni casi può fargli firmare un primo mandato all’associazione per intervenire nei vari modi possibile a suo favore, anche legalmente. Questo mandato generico o pre-mandato potrà essere confermato dalla firma dell’avvocato, per le successive contestazioni del TSO presso il Giudice tutelare. Anche per questa tipologia d’intervento, i volontari sono scarsissimi, ed il loro servizio andrebbe potenziato. Specie su Roma, dove abbiamo diversi TSO al giorno.


  3. Le varie forme di diffida dai vincoli a trattamenti psicofarmacologici e psicoterapeutici “a vita” che spesso si registrano prima o dopo i periodi di TSO (le attuali criminali proposte di prolungamento dei TSO fino a 6 mesi intendono garantire questa cattura prolungata in modo meno contrastabile). Le principali sono tre: la prima è quella per la sospensione delle cure che la stessa persona “in cura” può fare diffidando i sanitari “curanti” in ordine a qualsiasi controindicazione degli psicofarmaci già verificata o verificabile nel proprio sistema psicofisico (due nostri volontari l’hanno usata con successo); la seconda è la diffida stragiudiziale, avanzata dal legale e da lui gestita (appena possibile la pubblicheremo sul blog) in rapporto alle preferenze terapeutiche di cui ha diritto l’assistito (per esempio tollera le pasticche ma non vuole iniezioni ecc.); il terzo tipo di diffida è quello del mandato o procura preventivo, in cui ogni associato e/o assistito deposita una dichiarazione nella sede dell’associazione e all’uopo la invia a chi volesse obbligarlo ad un TSO. Questa procura preventiva, sperimentata già dal primo Telefono Viola nei primi anni 90, pur non avendo valore giuridico in sé, ha valore di “prevenzione” e di “deterrenza” e può sempre tramutarsi in un mandato legale vero e proprio nel momento in cui la minaccia del TSO venisse attuata. La conferenza sociale ha deciso di riattivare questa “procura preventiva” con uno schema più essenziale e meno ideologico di quella storica (sarà tutto pubblicato sul nostro blog, appena possibile!).
Interessante notare che la proposta Ciccioli (a questo proposito, leggere le note di Benevelli e le osservazioni di Cecconi e Cozza) propone una procura all’incontrario, chiamata “patto d’Ulisse”, nel senso che fa dichiarare alle persone che nel caso si dovessero un giorno ammalare e non ne avessero coscienza, gli psichiatri potranno legarlo e contenerlo in TSO (Ora, si sa che chi ha coscienza della tua malattia è solo lui, lo psichiatra!). Sarebbero TSO non più tali perché accettati liberamente già un anno due anni prima dal povero malcapitato. La fantasia reclusoria della psichiatria non ha limiti. Anche per questo è bene riattivare la procura preventiva, almeno come elemento paragiuridico di contrasto.


  1. La contestazione al giudice per l’interruzione del TSO in corso. E’ la forma più usata dai nostri legali nel rispetto della Legge 833/78. Si avvale soprattutto dell’obbligo del ricorso alle alternative psicosociali e culturali previste dalla legge e che spesso, se non quasi sempre, non vengono minimamente esperite. In alcuni casi non è stato necessario l’intervento legale ma quello del “rappresentante legale” dell’associazione (basterebbe un semplice cittadino, ma non succede …). Alcuni SPDC particolarmente agguerriti impongono al Giudice il loro giudizio sanitario come il migliore possibile per il paziente e non è facile far interrompere il TSO in corso. Ma si è trovato sempre utile il ricorso, in quanto determina condizioni di maggiore attenzione al “fatto paziente”. Inoltre il ricorso costituisce una buona premessa per poi eventualmente impostare un processo per maltrattamenti o simili (come sta succedendo nel caso della nostra L. G., che si è opposta ai primi tentativi di conciliazione). Alessio ha chiarito che in ogni forma di contrasto alla psichiatria costrittiva (quasi tutta se non tutta!) si è rivelato difficile ma sempre utile o risolutivo il ricorso a perizie o trattamenti psichiatrici “privati”. Lo psichiatra privato deve trattare con il paziente in quanto cliente, e questo determina un diverso rapporto di forza. E’ vero che si usa sempre la psichiatria, ma questa è una contraddizione utile all’interruzione del TSO, o al successo del processo, oltreché alla stessa critica alla psichiatria (evidenzia come la sua “diagnosi” dipende alla fine dal potere, anche da quello dei soldi del cliente).. La conferenza sociale quindi approva questo uso, ma rilancia il ruolo della problematica socio economica nel contrasto antipsichiatrico.


  1. La conferenza sociale mensile. E’ anch’essa una forma d’intervento contro il TSO ecc., forse la più nuova e importante, che stiamo sperimentando. Infatti niente è più efficace per convincere uno psichiatra-dipendente che quello di farlo interagire con ex pazienti che si sono liberati dallo psichiatra e dagli psicofarmaci. Niente è più rincuorante che incontrare in una libera riunione uno che sta passando i tuoi stessi guai con la psichiatria o con lo psicologo del CSM, che è psichiatra nel midollo pure lui, oppure che sta in rotta con i suoi familiari che gli hanno tolto il diritto di gestirsi i propri soldi ecc. Niente è più efficace come quello che è successo ieri quando di fronte ad un dubbio legale, si è potuto chiedere direttamente il parere ad un avvocato che era presente! Ed è anche economico! Inoltre il magma culturale dell’approccio non psichiatrico tipico del Telefono Viola è rafforzato in queste riunioni dai principi dell’ecologia umana, che Alessio ha formulato con il Centro di Ecologia Umana, che era ed è l’associazione che ha fondato il Telefono Viola. Questi principi vengono riproposti e rivissuti continuamente nello svolgersi dei vari casi che bollono in pentola. Sono stati richiamati nella conferenza di ieri, perché si è anche deciso di richiamarli nell’assemblea per le modifiche dello Statuto che ci sarà venerdì 29 ottobre. I principi essenziali sono due. Il primo è la tutela della biodiversità umana (non solo quella naturale vetero ambientalista), il secondo è il disinquinamento relazionale dai meccanismi di potere. Fa sorridere leggere la mail di qualcuno che ci critica perché noi faremmo conferenze e non pratica antipsichiatrica. Sul senso che diamo alla parola con-ferenza abbiamo già detto a proposito della Conferenza Pubblica di riattivazione del Telefono Viola Roma.

Dibattito sulle modifiche statutarie. Alessio ha letto lo statuto originario (22 ottobre 1991). Ha anticipato le sue proposte di modifica. I presenti hanno arricchito e aggiunto motivazioni. Essenzialmente sarà inserito il riferimento esplicito alla Legge sul volontariato, si ammetteranno interlocutori non solo “telefonici”, si richiameranno i due principi dell’ecologia umana sopra riportati, si aggiungerà la formula della comunicazione/ascolto e mutuo aiuto. Il resto, secondo Alessio, dovrebbe restare tutto come sta, compresa l’esclusione dagli scopi associativi di “forme dirette o indirette di terapia”. L’assetto statutario originario deve restare integro per garantire al Telefono Viola di essere un’associazione e una comunità di eguali e di liberi. Confermata dalla conferenza la data del 29 ottobre ore 16 per l’Assemblea per lo Statuto che eleggerà anche il nuovo Consiglio Direttivo.

Graditi altri commenti sul blog dai partecipanti alla riunione! L’attribuzione del premio per i tre loghi presentati è rinviata all’Assemblea del 29 ottobre!

Questo verbale è stato redatto da Anna Grazia Stammati e Alessio Coppola il 3 ottobre 2010

06/490821
Per appuntamenti con il presidente rispetto all’assemblea del 29 ott p. v. Cell. 3341011533


martedì 28 settembre 2010

Giuseppe D., rinchiuso ingiustamente in un OPG

Di seguito riportiamo il comunicato che il Telefono Viola di Milano ha diramato sul caso del signor Giuseppe D.
L'OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) unisce in sé carcere e psichiatria, detenzione e psichiatrizzazione delle persone che in esso vengono rinchiuse, e nella sostanza è in tutto e per tutto uguale a ciò che in passato veniva denominato manicomio criminale.
Il caso del signor Giuseppe D. è emblematico di come la psichiatria viene usata per colpire un essere umano nella sua libertà, nei suoi diritti e nella sua dignità,  di come viene usata per sopraffare, di come toglie dalla circolazione una persona, di come la elimina dall'interazione esistenziale e sociale, di come la declassifica e la annulla stigmatizzandola come "malata di mente", di come la rende una non-persona.
Auspichiamo che il signor Giuseppe D. abbia piena, legittima e sacrosanta Giustizia, e invitiamo tutte le persone a diffondere il più possibile la sua vicenda.
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IL CASO DI GIUSEPPE D.

Un uomo ultrasettantenne è stato internato nel manicomio criminale di Reggio Emilia al culmine di 14 anni di persecuzione psichiatrica e processuale. Motivo principale della persecuzione è che la figlia del vicino del piano di sotto è una psichiatra.
Il Telefono Viola è intervenuto a fianco del suo avvocato (Carmen Pisanello di Reggio Emilia), ma al momento la situazione non si è ancora risolta. Il Sig. Giuseppe D., coadiuvato dall'Avv. Pisanello, ha fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, in seguito alla negazione da parte del Tribunale di Sorveglianza di Bologna del diritto all'appello contro la proroga dell'internamento (decisione successivamente confermata dalla Cassazione).
La Corte Europea tarda a prendere una decisione, pertanto in accordo con il Sig. Giuseppe, il suo avvocato e i familiari, abbiamo scelto di diffondere in internet la documentazione raccolta e prodotta dal Telefono Viola su questo caso.
E' possibile scaricarla cliccando qui.
La speranza è che prima o poi finisca sotto l'attenzione dei giudici europei, accelerandone le decisioni.
DIFFONDETE il documento, datene visibilità sul vostro blog, social network (facebook, twitter, ecc.).
Aiutiamo Giuseppe D. a uscire dall'incubo! 

Telefono Viola di Milano 
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Blog ufficiale del Telefono Viola: Telefono Viola Roma 91
e-mail: telviolaroma@yahoo.it

 http://www.liberazione.it/uploads/images/4687_5215_P7220006_Image.jpg

giovedì 23 settembre 2010

VERSO LA VII CONFERENZA SOCIALE


VERSO LA VII CONFERENZA SOCIALE DEL TELEFONO VIOLA ROMA

 (che si terrà venerdì primo ottobre 2010 alle ore 16 presso la sede legale)

Traccia dei punti previsti nelle comunicazioni e nel dibattito:
1)  
     La difficile situazione economica. Cosa possono fare gli associati ed i simpatizzanti. Notizie sul conto corrente postale che sarà aperto prossimamente.
2) 
           Comunicazione del presidente sulle tipologie di intervento, sui limiti e sulle possibilità del Telefono Viola, secondo lo statuto e le esperienze già fatte. Anticipazioni sulle proposte di modifica (poche ed essenziali) che saranno portate all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria prevista per venerdì 29 ottobre alle ore 16 presso la sede in Piazza Vittorio Em. 31. Invitati i già associati e tutti gli associabili durante l’intervallo da qui al 29 ottobre (l’adesione è aperta a persone, ovunque residenti, che aderiscano all’attuale statuto del Telefono Viola, ispirato alle idee e all’impegno dei suoi referenti storici Giorgio Antonucci e Alessio Coppola). Lo statuto del 22 ottobre 1991, ora in modifica, è consultabile sul blog.
3)  
      (Sezione a cura dell’Avvocato Di Palma, e degli interessati se vogliono). Alcuni casi urgenti su cui il T. Viola sta intervenendo (processo e revisione processuale). Cosa fare per A. M., nostro associato in continui TSO al S. Andrea.

4)    Scelta democratica del nuovo logo del Telefono Viola Roma con premio del presidente (la trilogia “Millennium”, di Stieg Larsson) per la migliore proposta presentata al momento. Il bozzetto deve essere già tecnicamente avanzato. Non basta un’idea generica!

5)     Varie ed eventuali.

Roma, 22 settembre 2010

LA SEGRETERIA DEL TELEFONO VIOLA

Per chiarimenti e suggerimenti sul programma: telviolaroma@yahoo.it

http://digilander.libero.it/piccolamary1964/amici/noi/amicizia5.jpg

sabato 11 settembre 2010

Un fatto grave accaduto a Bologna


Mozione di stima e solidarietà del Telefono Viola Roma a Maria Rosaria D’Oronzo e al Centro di Relazioni Umane di Bologna - Appello contro il TSO

Il Telefono Viola Roma esprime piena solidarietà a Maria Rosaria D’Oronzo, denunciata per interruzione di pubblico servizio, e dichiara la propria disponibilità ad affiancare con i propri legali i legali del Centro di Relazioni Umane di Bologna per la difesa della nostra amica e collega dott.ssa Maria Rosaria D’Oronzo.

È molto grave che si consideri disturbo e interruzione di cure un’attività di controllo democratico sulla situazione di sospensione dei diritti civili e di comunicazione umana che accompagna sempre con più frequenza i casi di Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Noi auspichiamo che i ricoveri coatti siano aboliti e lottiamo per questo obiettivo, e fino ad allora rivendichiamo con forza il diritto di intervento civile. Se questo intervento ci fosse stato durante il TSO che ha portato alla morte Francesco Mastrogiovanni nell’agosto dello scorso anno, sarebbe stata evitata quella grave sciagura.

Noi chiediamo intanto che tutti i momenti attraversati da una persona umana durante il ricovero coatto, cosiddetto TSO, siano visibili ai volontari addetti al problema come noi, ma anche alla stampa ed all’opinione pubblica. Tutti dovranno sapere ora per ora quello che succede ai reclusi della psichiatria legati ai letti di contenzione o vagolanti per settimane sotto una nube intossicante di neurolettici, senza scampo e senza via d’uscita.

Chiediamo che qualche parlamentare si faccia vivo - questa sarebbe una “verifica” prioritaria del suo mandato - per cominciare almeno un’azione di messa in trasparenza di questa tortura legalizzata, autorizzata da psichiatri e giudici, senza costrutto scientifico e senza un regolare processo.

Roma, 11 settembre 2010
Alessio Coppola, fondatore e presidente Telefono Viola Roma
telviolaroma@yahoo.it

http://digilander.libero.it/cigolio3000/file%20immagine/follia.jpg


giovedì 9 settembre 2010

SEMPRE ATTIVO IL TELEFONO VIOLA

COMUNICATO STAMPA PER LA RIPRESA AUTUNNALE 2010

A ROMA, SEMPRE ATTIVO IL “TELEFONO VIOLA” (CONTRO GLI ABUSI PSICHIATRICI)

Contro ogni forma di imposizione, obbligo ed abuso in ambito psichiatrico, specificatamente per contrastare e prevenire i T.S.O. (Trattamenti Sanitari Obbligatori).

Il Telefono Viola è un’associazione di volontariato che si occupa degli abusi e delle violenze da parte della psichiatria, dando consigli e orientamenti. A seconda dei casi, può indirizzare gli utenti ad avvocati, che collaborano con l’associazione stessa, e che possono intervenire legalmente a loro difesa, oppure inserirli in gruppi di auto aiuto con guida esperta.

Dopo una lunga pausa per riorganizzarsi, Telefono Viola ha ripreso a funzionare dal Novembre 2009. Si è costituito nel 1991 ad opera di Alessio Coppola e di un gruppo di volontari, ed è rimasto attivo fino al 1998.

Ha sede in P.zza Vittorio 31, presso il Sol.Co..
Nei giorni di Martedì e Giovedì, dalle ore 16 alle 19, ci sono degli operatori che rispondono alle chiamate al numero 06/490821, fax 06/491623; in altri orari ed in altri giorni (dal Lunedì al Venerdì) si può lasciare un messaggio alla segreteria del Sol.Co. 06/490821 r. a., dando nome e recapito telefonico e motivo della chiamata, per poter essere ricontattati. Si possono inviare mail per ricevere consigli per prevenire o contrastare, il più possibile, trattamenti psichiatrici imposti.
Sempre negli stessi giorni e negli stessi orari è possibile, prendendo prima un appuntamento, venire nella sede per poter parlare direttamente con gli operatori.

Si invitano volontari e volontarie (persone comuni, utenti ed ex-utenti dei servizi psichiatrici, persone qualificate, come: operatori sanitari, medici, avvocati, psicologi, ecc…), a prendere contatti con l’associazione per iniziare opportune forme di collaborazione.
Si cercano anche nuovi iscritti (unica forma di sostentamento economico dell’associazione. La tessera è di Euro 20).

LA SEGRETERIA DEL TELEFONO VIOLA DI ROMA

http://telviolaroma.blogspot.com

e-mail: telviolaroma@yahoo.it

mercoledì 4 agosto 2010

RESOCONTO VI CONFERENZA SOCIALE

RESOCONTO DELLA VI CONFERENZA SOCIALE

(INCONTRO del 29 LUGLIO 2010)


Presenti più di quindici persone, tra associati e non. Alla fine, dato il clima positivo vissuto insieme, si sono associati tutti, anche madre e figli, fratello e sorella. Abbiamo iniziato a vedere il video del processo di Berlino contro la psichiatria, organizzato nel 1998 dal Tribunale Foucault. Il proiettore non è partito. Così ci siamo stretti tutti e tutte intorno ad un portatile, gridando le didascalie, dato che il parlato era o inglese o tedesco.

Molti i commenti dei partecipanti, che interrompevano il video per fare i collegamenti con le loro situazioni attuali, reali, sofferte, di vittime, piccole e grandi, della psichiatria. Non del 1998, ma del 2010. Narrazioni di veri arresti di persone, sulla base di giudizi psichiatrici, sia ieri a Berlino che oggi a Roma, arresti chiamati diagnosi, di fatto condanne alla prigione. Prigione a vita spesso, tra una cura obbligatoria ed un’altra presso i CIM o CSM, tra un trattamento obbligatorio ed un altro presso l’SPDC, i servizi psichiatrici di diagnosi e cura presso gli ospedali. Né servizi, Né “iatrici” della “psiche”, Né diagnosi refertabili, Né tampoco “cura”. Ma tempi e luoghi di tortura, annullamento della persona fisica e della persona giuridica, morale e sociale. Qualcuno dice: quando la psichiatria sarà dichiarata fuori legge? Il nostro presidente Alessio Coppola afferma che andrebbe imposto l’avvocato difensore prima di ogni ricovero coatto, e non dopo, a cose fatte, a danni già creati, a volte irreparabili. Ricorda il processo iniziato a Vallo della Lucania per la morte, l’uccisione di fatto, dell’insegnante buono Francesco Mastrogiovanni, giusto un anno fa, il 4 agosto del 2009, dopo una caccia alla strega con schieramenti di truppe fin sulla spiaggia di Acciaroli e dintorni. “Se mi portano a Vallo, non ne uscirò vivo!” è il grido profetico di Francesco prima della cattura. Ha avuto ragione lui contro gli psichiatri ora accusati della sua morte per abbandono e maltrattamenti gravi (in uno stato protratto di legatura durato 82 ore e poi la morte, questa volta denunciata da una lunga ripresa in diretta, pubblicizzata dall’eccezionale lavoro del Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni).

Ma Francesco ha avuto ragione anche perché consapevole di quanto fosse immenso e corresponsabile della sua morte il nostro diffuso quieto vivere, la nostra impreparazione ad un agire sociale interdittivo della ignoranza e della crudeltà di molta psichiatria (di quasi tutta, se non tutta), quella che mette l’asticella della norma all’interno della preistoria umana del pregiudizio e sulla base di personali farfugli psicologici e valoriali.

Quindi il da fare: azione processuale e legale contro questa becera psichiatria, ma anche contestazione capillare dei suoi presupposti culturali di massa, del suo uso pseudomedico e televisivo per etichettare e bollare come anomalie mentali da curare e intrappolare a tutti i costi scelte personali e comportamenti che vanno invece ricompresi nelle profondità, nelle libertà e nelle responsabilità dell’espressione umana.


E’ stata anche segnalata ai presenti la testimonianza eccezionale di Natale Adornetto, nostro amico e collaboratore, che ha scritto recentemente sulla sua esperienza come vittima di ripetuti TSO. Le sue parole nascono da un generoso e sofferto sforzo di reidentificazione con i momenti della tortura impostagli da una psichiatria retriva e recidiva. Verrebbe da prendere Natale e portarlo via in un mondo senza legacci, senza psicofarmaci, senza diagnosi.

Diagnosi fasulle, pure nominazioni, che falsificano gli eventi e niente dicono realmente della passione civile, del senso analitico, dei nodi interiori, delle capacità moltiplicatorie della fantasia umana, che Natale esprime. Anche se sottoposto a coercizione. Ecco, gentili psichiatri, gentili psichiatre, di Vallo, di Roma e di Berlino, leggetevi i TSO di Adornetto, per imparare cosa è psichiatria, ma anche cosa è umanità.


Siamo atterrati quindi, alla fine della conferenza sociale, ad alcuni problemi spiccioli ed organizzativi. Insomma ci siamo detti che dovremmo essere di più. Molti di più. Con molti più avvocati e con molti più interventi. Giorgia ad esempio (figlio giovane in TSO, ora fuori, con azione legale in corso) rifarebbe qualche volantinaggio di fronte a qualche luogo psichiatrico che si distingue per notevoli abusi. Intanto abbiamo deciso di farci una copia personale del video del processo di Berlino, aggiornandola poi con le nostre esperienze, lavorando ad un “processo di Roma” contro la psichiatria, di cui il processo di Vallo della Lucania è un atto importante.

A Vallo della Lucania, per Francesco Mastrogiovanni e per i suoi familiari ed amici, noi del Telefono Viola non molleremo la nostra specifica vigilanza legale, saremo accanto e a disposizione della difesa, a prescindere che accettino o meno la nostra costituzione di parte civile. Richiesta da noi avanzata, sia bene inteso, a rappresentanza morale delle centinaia di vittime che fino ad ora abbiamo incontrato e difeso nella nostra azione preventiva e contestativa, gratuita, autonoma, indipendente, documentata per 19 anni.

Roma, 4 agosto 2010


LA SEGRETERIA DEL TELEFONO VIOLA DI ROMA


NOTA. Per Agosto resta in funzione il centralino per la registrazione delle denunce (06/490821). Le più urgenti saranno avviate agli operatori e legali presenti. Denunce possono essere anche inviate tramite email all’indirizzo telviolaroma@yahoo.it