La conferenza sociale del TELEFONO VIOLA in pratica
A cura di Alessio Coppola (LUVIS)
I. AUTOPRESENTAZIONE
(Tecnica: giro di tavolo breve, dopo aver fatto una breve scaletta scritta, seguendo ad esempio lo schema seguente).
- Il nome ed il cognome
- La ragione che ha spinto la persona a partecipare
- Cosa ci si aspetta
- Cosa si può dare (esperienza, impegno a fare qualcosa, un’idea su cui chiedere il parere degli altri)
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SCELTA TRA I TEMI
(Tecnica: per punteggio in base al proprio interesse attuale, da 1, poco interesse, a 10, massimo interesse).
- (Altri temi suggeriti)
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GRUPPI E SOTTOGRUPPI
(discussione e ideazione in base ai temi scelti con la tecnica del team building con coordinatore).
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ESERCIZIO DI RILASSAMENTO ( a cura di LUVIS).
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ESERCIZIO DI RILASSAMENTO ( a cura di LUVIS).
complimenti per l'attesa concreta in-formazione. non posso fare a meno di sottolineare una cosa... banale per pochi, purtroppo: una delle prove evidenti che la psichiatria teme di perdere il proprio ruolo/controllo, e' proprio l'assenza di spiegazioni e chiarezza. i temi dell'incontro dovrebbero essere di pubblico dominio. invece perfino il piu' grande uomo di cultura davanti alla psichiatria e' impreparato. chissa' perche' invece quei medici che lavorano su basi scientifiche c'informano tranquillamente sui rischi di questa o quella medicina, sugli effetti collaterali di test e quant'altro. chissa' perche' la psichiatria tace omertosa.
RispondiEliminaho avuto esperienze traumatiche col TSO a Reggio Emilia, la citta´di mia madre la quale ha avuto 1 zio prete, vari amici DC ecc. . Mia madre non ha mai accettato il fatto che io, la nipotina preferita della mia nonna paterna, sia la piu´intelligente in famiglia (l´unica laureata ecc.) quindi, quando volevo continuare a frequentare 1 scuola di musica mi ha portato da 1 psichiatra, a Pisa dove abitavamo allora, che pero´mi ha aiutata. In seguito, a Reggio Emilia, il giorno in cui avrei voluto partecipare ad un concorso come laureata al DAMS e´riuscita a farmi ricoverare, contando balle, ovviamente, con TSO e la storia non e´finita, sempre a Reggio Emilia, purtroppo. Non ho spazio x raccontare tutto, ma mi interessa partecipare attivamente xche´ho 1 conto aperto con quelle "brave" persone del diagnosi e cura di RE. Comunque adesso vivo a Vienna, x fortuna, ed ho anche scritto loro 1 cartolina: tanti saluti dalla patria di Sigmund Freud dove, guarda caso, nel giro di 10 anni e passa, non ho subito mai 1 ricovero... (modo elegante di dire "voi siete asini o corrotti")
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