Agli associati e simpatizzanti di LUVIS e di Telefono Viola
Vi invio i miei auguri per le feste di Natale e Capodanno. L’anno trascorso è stato molto importante sia per Luvis. che per il Telefono Viola. Con LUVIS abbiamo sperimentato soprattutto la possibilità di produrre una formazione originale per le comunità alloggio e residenziali. Il primo esperimento è stato a Formia con l’associazione- comunità l’Aquilone. Una settimana di full immersion negli stessi locali della comunità coinvolgendo gli operatori e gli utenti in un’avventura riformatrice degli stili e degli obiettivi della comunità, non più solo rifugio ma anche luogo aperto dello scambio con la città. Aspettiamo ancora le decisioni della regione Lazio per un sostegno finanziario per un’attività formativa e convegnistica che abbiamo chiamato Progetto Luvis Interpromo e che vedrà LUVIS interloquire e scambiare esperienze con le più affermate associazioni per la promozione sociale e il volontariato del Lazio.
Ma il lavoro di LUVIS più importante è stato quello che non si è visto. Esso infatti ha ispirato il modello formativo e autoformativo per l’altra associazione amica, che ho fondato insieme con il CEU nel 1991 sulla base della teoria e della pratica di Giorgio Antonucci e di Thomas Szasz. Le conferenze sociali mensili del Telefono Viola, arrivate già all’ottava edizione sono un’esperienza importante di questa nuova fase della vita di questa associazione “contro gli abusi e le violenze psichiatriche”. Il nuovo statuto modificato e il suo inserimento nelle associazioni di volontariato iscritte alla Regione Lazio e monitorate dal CESV (Centro Servizi Volontariato) rafforzano l’impianto originario del Telefono Viola e lo rilanciano come strumento nazionale di grande importanza per la difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici contro le costrizioni di una certa molto diffusa psichiatria. A questo proposito non posso non ricordare in questo bilancio “festoso” di fine anno il riconoscimento del T. Viola da parte del Tribunale di Vallo della Lucania come “parte civile” nel processo Mastrogiovanni. Questo riconoscimento oltre che ai tanti volontari che fino ad ora hanno lavorato nel difficile ruolo di contestazione dell’abuso psichiatrico, anche e soprattutto all’Avv. Gioacchino Di Palma, che ha saputo rappresentare le nostre ragioni contro quelle dei ben tredici avvocati che difendono e difenderanno i 18 imputati (psichiatri e infermieri), per ora sospesi dalla loro pericolosa attività nel reparto dove è avvenuta la morte dell’insegnate Francesco Mastrogiovanni dopo ben 82 ore di contenzione in TSO e di abbandono. L’anno prossimo festeggeremo I VENTI ANNI DEL TELEFONO VIOLA (costituito il 22 ottobre 1991). Una prima iniziativa l’abbiamo già decisa nella recente assemblea di fine anno e sarà una pubblica manifestazione contro il progetto di legge (testo unificato, relatore Ciccioli) con cui si vuole portare a sei mesi il TSO con estensione anche agli istituti, cliniche e centri privati, che più sfuggono al controllo pubblico della cittadinanza. La seconda sarà quella decisa nell’ultimo consiglio direttivo nazionale: moltiplicare il radicamento del T. Viola in tutto il paese con la nascita di referenti territoriali, da noi autorizzati a portare il nostro nome ed in contatto con noi, ma autonomi provincia per provincia. I venti anni del Telefono Viola sarà una grande occasione per una festa gioiosa, combattiva e diffusiva della nostra associazione.
Con questo sguardo attento al passato ed al futuro Vi invio i miei auguri più sinceri di Buone Feste.
P.S. Se voleste fare un piccolo “botto” di capodanno vi consiglierei caldamente di fare una “sottoscrizione liberale” con un contributo in euro sul conto corrente intestato a “TELEFONO VIOLA ROMA” N. 6087021. Il T. VIOLA ha bisogno del vostro aiuto per organizzarsi rispetto agli obiettivi ambiziosi che vi ho accennato.
Alessio Coppola, presidente Luvis e Telefono Viola
auguri a tutti... che di questi tempi servono molto e in molti ambiti.
RispondiEliminaa presto. paola