Ieri al processo Mastrogiovanni l’avvocato di Telefono Viola
Gioacchino di Palma ha argomentato brillantemente e chiaramente per 45 minuti
sulle ragioni che fanno ritenere illegittimo il TSO comminato a Francesco
Mastrogiovanni, proseguito con la contenzione altrettanto illegittima di 82 ore
di contenzione e di abbandono fino alla morte.
Carenze fondamentali
come quella di una visita medica che anticipasse l’ordinanza del sindaco,
braccaggio di una persona indifesa e impaurita e non aggressiva, nessun ricorso
a cure alternative differenti da quella estrema del TSO, configurano un vero e
proprio sequestro di persona. La totale disorganizzazione del reparto, la
contenzione praticata per ragioni di comodità del personale, gli aspetti
punitivi della stessa, cosi come emersi nella fase istruttoria, portano a
concludere che tutti e 18 gli imputati, psichiatri e infermieri, sono
egualmente e dolosamente responsabili dei reati contestati. Questa è stata la
posizione di Telefono Viola, del tutto aderente ai fatti e alla dinamica degli
eventi, aliena da ogni filosofia precostituita rispetto all’operato concreto
degli psichiatri e degli infermieri.
Prima dell’intervento dell’Avvocato Di Palma già l’Avvocato
Caterina Mastrogiovanni aveva ripercorso e commentato i momenti salienti del
lungo video delle 82 ore del calvario dell’insegnante, che sono la prova
incontrovertibile dello stato di sequestro e di abbandono a cui il paziente è stato
sottoposto.
A queste arringhe si sono aggiunte quelle degli avvocati
Dell’Aiuto, Capano, De Vita, Russo, Restaino, Ferrara che hanno tutte evidenziato
in modo dettagliato le colpe gravi della psichiatria di Vallo della Lucania
nell’arresto e nella delittuosa contenzione cui è stato sottoposto Francesco
Mastrogiovanni e che hanno contestato il
profilo minimalista tenuto su tutta la vicenda dal Pubblico Ministero Dr
Martusciello.
Le udienze proseguiranno nei giorni 22 - 23 - 24 - 29
ottobre. La sentenza sarà letta in aula, dal Giudice Dr.ssa Elisabetta Garzo,
il giorno 30 (ore 10,00 in
poi). l’Associazione Telefono Viola invita i suoi iscritti e utenti ad essere
presenti personalmente in udienza per significare concretamente la nostra testimonianza
finale in un processo che ci ha visto in prima linea, così da lasciare un segno
di continuità nella nostra lotta per i diritti dei pazienti contro gli abusi e
le violenze psichiatriche, e per dare un
ulteriore e tangibile significato di partecipazione e solidarietà alla famiglia
Mastrogiovanni.
Alessio Coppola, Presidente di Telefono Viola
Speriamo che tutto vada per il meglio.
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