II Conferenza Nazionale
"I vent'anni del Telefono Viola"
Sabato 21 maggio dalle ore 9 alle ore 17
Casa Internazionale delle Donne (sala Carla Lonzi)
Via San Francesco da Sales 1/A (acceso senza barriere), Via della Lungara 19 Trastevere, Roma
Come futuri iniziatori del Telefono Viola già negli anni 80 eravamo oltre le pareti del manicomio. Abbiamo imparato da Giorgio Antonucci, per noi l’unico coraggioso prosecutore di Basaglia, a trapassare il manicomio per portare la ragione ed il cuore vicini alle tragedie incomprese di uomini e donne sepolti dal pregiudizio sociale.
Nei vent’anni del nostro percorso abbiamo scoperto che la vera sepoltura viva parte dagli abusi che vengono commessi prima, durante e dopo i Trattamenti Sanitari Obbligatori della psichiatria.
Lo abbiamo visto nel grande abuso commesso contro Davide Catalano, bruciato mentre era in TSO al Forlanini di Roma nell’agosto 91, e che per questo fu privato di una gamba. E lo abbiamo visto ancor più nella tortura inflitta all’insegnante Francesco Mastrogiovanni fino alla sua morte dopo più di ottanta ore di contenzione fisica. Dopo i fatti di Davide abbiamo costituito il Telefono Viola per la difesa possibile contro ogni abuso e violenza della psichiatria. Dopo la morte inflitta a Mastrogiovanni ci siamo costituiti, e siamo stati accolti, in tribunale come parte civile.
Dobbiamo esigere da subito che prima che uno psichiatra o una psichiatra arrestino una persona - a volte per sempre e fino alla morte, senza aver bisogno di un processo - sia almeno garantito ad essa il diritto ad un avvocato pagato dallo Stato.
Noi riteniamo incostituzionale il TSO e quindi ogni forma costrittiva della psichiatria, a prescindere che il carcere psichiatrico chiuda le persone in un reparto psichiatrico, in una clinica privata o in una comunità cosiddetta terapeutica, o negli OPG.
Vogliamo, per questo, che la II Conferenza Nazionale sia occasione di riflessione, di denuncia, ma anche di scambio, per una NUOVA TESSITURA di contatti e di tentativi contro lo strapotere della psichiatria e per la difesa dei milioni delle sue vittime o dei suoi utenti indifesi o inconsapevoli.
Accettiamo la sfida di fare una grande rete del Telefono Viola - fatta di referenti territoriali e di utenti liberi di Telefono Viola - su tutto il territorio italiano.
Roma, 19 maggio 2011 - Alessio Coppola, Presidente di Telefono Viola
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