The Psi–Personality
Dal DSM 5, di recente pubblicazione, ricaviamo questo interessante tratto di personalità patologica, caratterizzata dai seguenti dieci punti.
- Psi-Personality (successivamente abbreviato in PP), ricerca sempre ambiti privati o nascosti dove agire.
- PP ha tendenza a nascondere le reali finalità del proprio agire.
- PP inganna sistematicamente, anche se non sempre consapevolmente, sugli effetti del suo agire.
- PP manifesta grande disagio quando deve agire pubblicamente e si serve, per questo, di persone che gli ubbidiscono in maniera acritica.
- PP agisce spesso in modo illogico, mai su base razionale.
- L'espressione di un punto di vista diverso dal suo, provoca sistematicamente in PP profonde alterazioni disforiche del tono dell'umore (s'incazza).
- Allorché viene messo in luce e dimostrato un suo comportamento gravemente lesivo nei confronti del prossimo, anziché riconoscere il proprio errore e fare promessa di ravvedimento o semplicemente stare in silenzio, PP prolude in una serie di affermazioni illogiche: dice di essere nel giusto, di agire razionalmente, di avere basi scientifiche, di essere una sorta di benefattore, arriva perfino ad accusare la propria vittima di ingratitudine.
- PP ha estremo bisogno di mezzi di potere: persone ubbidienti, una posizione che gli consente il ricatto, connivenze e/o appoggi istituzionali.
- Un tratto molto caratteristico di PP è quello di non agire quasi mai di propria iniziativa, ma su richiesta di persone con sindrome simile alla sua e portate ad abusare nei confronti di soggetti deboli: bambini, adolescenti, anziani, carcerati, malati.
- Come triste tratto finale, PP è estremamente difficile da aiutare, sia per le caratteristiche proprie della sua patologia per cui difficilmente riconoscerà tratti erronei in sé, sia perché, nei rari casi in cui PP richiede aiuto, la tendenza sarà quella di rivolgersi proprio a quelle persone che in gran maggioranza soffrono della stessa sindrome: psichiatri, psicologi, psicoanalisti.
Ovviamente tale sindrome è stata da me ideata, sulla base però di ormai ventennali rapporti conflittuali con i personaggi sopra indicati. Se pur ben realistica, altrettanto ben difficilmente potrà trovare posto in un DSM redatto dagli stessi psichiatri, in stragrande percentuale organicisti.
Auguro a tutti un ottimo lavoro, raccomando di non esercitarsi in cosiddette alternative alla psichiatria, ma di limitarsi a denunciarne gli abusi nella prospettiva di riuscire a promuovere efficaci strumenti di autodifesa.
Il tutto nella riscoperta dei più autentici valori cristiani e universali, fatti di libertà e buone opere, nell'umiltà di chi è consapevole delle proprie limitate umane capacità di giudizio.
Dr Giulio Murero
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